Siamo alla fine dell’anno scolastico 2020-21 che mai come questa volta è stato travagliato, sia da un punto di vista trasportistico sia da quello puramente didattico. Se le scuole primarie e secondarie inferiori hanno avuto una continuità di presenza in classe, lo stesso non si può dire per le secondarie superiori, con ripetute alternanze tra lezioni in presenza o in didattica a distanza (DAD). Per cercare di garantire il distanziamento sociale, che sui bus altrimenti era impossibile, visto il non aumento delle corse a settembre, dal 26 ottobre 2020 vengono create, in ambito urbano, nove linee scolastiche che operano dalle 7 alle 9 del mattino e il servizio è svolto da AMT con i tradizionali bus urbani.
Le linee sono le seguenti:
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La gestione delle linee in questo primo periodo è decisamente difficile, in quanto se nella prima settimana gli orari non sono pubblicati da nessuna parte e i bus spesso viaggiano vuoti, già nella seconda settimana di novembre la situazione Covid-19 peggiora e le scuole superiori vengono chiuse. I bus viaggiano mestamente vuoti ancora qualche giorno e dal 11 novembre tutte le linee scolastiche sono sospese. Il 25 gennaio 2021 le scuole superiori riaprono, con presenza al 50%: il servizio viene riproposto con un deciso passo in avanti sia negli orari (dalle 7 alle 10 e dalle 12 alle 16) sia nel numero di linee: in ambito urbano passano da nove a dodici (con qualche modifica nei percorsi rispetto a quelli di ottobre), ma soprattutto si devono aggiungere tutte le corse dedicate agli studenti che provengono da fuori comune. La novità principale è però l’affidamento di questi servizi agli operatori privati, che per svolgerlo utilizzano dei bus Gran Turismo. Dall’8 marzo, con la nuova chiusura delle scuole superiori, vengono logicamente sospese le corse delle linee scolastiche: questa volta lo stop è più breve e, dal 12 aprile, con la ripresa delle lezioni in presenza, tutte le linee ritornano in servizio ininterrottamente fino alla fine dell’anno scolastico. Nella tabella seguente sono indicate solamente le linee svolte all’interno del comune di Genova.
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Fare un bilancio per questo servizio non è semplicissimo in quanto, come visto sopra, è stato svolto in tre fasi, di durata e modalità diversa. Sicuramente il primo tentativo non ha riscosso successo, sia per gli orari, che spesso non erano in linea con quelli di inizio lezione, e per il fatto che poi, a fine lezione, gli studenti erano obbligati a utilizzare le linee tradizionali, ma a parziale scusante vi è da dire che questa fase è durata davvero troppo poco e non c’è stato il tempo per ottimizzarla. Un deciso passo in avanti è stato fatto nelle altre due fasi dove, oltre ad avere bus dedicati ai ragazzi sia ad inizio sia a fine lezione, è stata fatta maggior attenzione nel pubblicizzare queste linee, con orari presenti sul sito fin da subito. Anche quì i primi giorni hanno visto le vetture viaggiare spesso vuote, ma piano piano i ragazzi hanno preso confidenza con questo servizio e hanno iniziato a utilizzarlo.
Ovviamente non mancano alcune cose da migliorare, specialmente nell’ottica di ripetere il servizio, come ad esempio:
- Ottimizzare la frequenza e soprattutto gli orari (in alcuni casi per alcune linee le corse potevano terminare prima, in maniera da evitare inutili viaggi a vuoto)
- Mettere dei cartelli alle fermate con indicato la linea scolastica che vi transita
- Prevedere una linea che copra il servizio per circonvallazione a monte
Nel complesso l’iniziativa si è dimostrata utile e anche se si spera che il prossimo anno scolastico venga svolto in condizioni di normalità, sempre in presenza e magari senza tanti vincoli sul distanziamento sociale, non possiamo non escludere che si debba nuovamente fare ricorso a questo servizio che, se pianificato bene, può essere un buon incentivo per non utilizzare i mezzi privati per portare i figli a scuola e per permettere alle tradizionali altre linee urbane di non viaggiare in condizioni di sovraffollamento.
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Foto e articolo a cura di: Andrea Aleo


Si tratta di una linea sperimentale, con durata iniziale prevista di sei mesi e che ha la particolarità di essere una linea elettrica, in quando è previsto l’impiego esclusivo di vetture full electric. Sicuramente l’obiettivo principale di questa linea è quella di agevolare la mobilità dei residenti del centro storico, ma può essere tranquillamente utilizzata dai turisti, per poter così scoprire alcuni angoli nascosti della Superba. Nel periodo sperimentale la linea sarà completamente gratuita e resterà attiva tutti i giorni dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 20.00, con una corsa ogni 30 minuti. Le attuali limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, con le relative restrizioni per il distanziamento sociale, consentono alla vettura di poter trasportare contemporaneamente solamente tre persone (contro le sei che sarebbe possibile trasportare in condizioni normali). Il percorso è veramente suggestivo e prevede la partenza da piazza Caricamento (lato piazza Banchi) per poi dirigersi in piazza Cavour e successivamente da via Turati, per poi svoltare a destra per via San Giorgio. Da qui si percorrono le strette strade che conducono a Porta Soprana, passando per via dei Giustiniani, via di San Donato e salita del Prione. Una volta passati sotto l’arco, si percorre via Meucci per arrivare in piazza De Ferrari e, passando da via Petrarca, percorrere un tratto di via San Lorenzo. All’altezza della cattedrale si svolta per via di Scurreria, piazza Campetto, via degli Orefici per poi tornare in piazza Caricamento.
A volte è sufficiente un semaforo rosso o un banale aumento dei tempi di percorrenza, legato al traffico, che si vede andar via l’autobus con conseguente inizio di attesa della corsa successiva, che a seconda degli orari e delle linee, può andare dai venti ai novanta minuti ! Se alcuni quartieri risultano di fatto senza servizio pubblico dopo le 21.00 (Lagaccio – Belvedere – Quarto Alta tanto per fare qualche nome), ve ne sono altri che sono raggiunti da un bus ogni settanta-ottanta minuti, ricevendo un’offerta assolutamente non appetibile e soprattutto poco utile. Il crollo di una parte del ponte Morandi del 14 agosto ha comportato l’apertura 24 ore su 24 della metropolitana nella tratta Brin-Dinegro e, sempre per le linee che gravitano in Val Polcevera, sono state fatte da AMT alcune migliorie del servizio serale, ma nel resto della città la situazione è sempre critica, con mezzi spesso presi di assalto dalla gente, perché comunque anche alla 22.00 non è che per strada non ci sia più nessuno…Tenendo conto che le linee serali derivano spesso dall’accorpamento di più linee diurne, ci si ritrova con alcuni percorsi che definire forzati è fare un complimento: ad esempio, se da Voltri si dovesse andare a Fiorino, una bella gitarella fino a Crevari diventerebbe d’obbligo; ancora meglio se uno da Brignole deve andare in via Amarena non può fare a meno di fare prima un bel giretto in via Robino e via Biga.


